La Citroën C1 è una compatta citycar a tre o cinque porte, dalla linea personale: è soprattutto il frontale, dominato dai grandi fari ovali, a differenziarla dalle “cugine” Toyota Aygo e Peugeot 108 (con cui condivide la base tecnica, gran parte dei componenti e lo stabilimento di produzione). Riuscita la vista laterale, specie nel caso delle versioni più ricche che montano cerchi di 15” anziché di 14”, e la coda, con portellone tutto in vetro e fanali arrotondati. Altrettanto originale è l’abitacolo, discretamente accogliente anche nella zona posteriore (i posti totali sono quattro) e dotabile di dispositivi all’ultimo grido, come il Touch Pad di 7 pollici che permette di gestire direttamente le app dello smartphone; accettabili le finiture, minuscolo il bagagliaio. Lunga solo 347 cm e anche piuttosto stretta (163 cm), questa “piccolina” trova parcheggio facilmente; peccato che il diametro di sterzata sia ampio. Non male il comportamento anche fuori città; stabilità e tenuta di strada sono abbastanza buone, considerando il tipo di vettura. Il motore 1.0 che spinge la Citroën C1 è un tre cilindri a benzina con distribuzione a fasatura variabile, prodotto dalla Toyota. Pur essendo piuttosto rumoroso, ha un discreto brio in accelerazione e consuma pocchissimo (nella guida normale è facile avvicinarsi ai 20 km/litro).